N. 10 (2015): Pier Paolo Pasolini nelle Americhe
In questo numero si evidenziano i legami tra il concetto di ‘letteratura migrante’ e la poetica pasoliniana in occasione del decimo anniversario della rivista Oltreoceano e del quarantesimo anno della tragica morte di Pier Paolo Pasolini. Sia il poeta che l’emigrante nel loro trans-ire attraverso località e linguaggi espressivi molteplici vanno alla ricerca del punto d’incontro tra tradizioni proprie e usanze altrui, nel tentativo di modellare costantemente l’identità personale, sensibile a nuove connessioni e ad ulteriori contatti. Gli studi, qui raccolti, forniscono un resoconto aggiornato della ricezione critica dell’opera pasoliniana nelle Americhe, nella Latina e in quella del Nord, compresi il Canada e la sua provincia francofona del Québec. Le numerose manifestazioni, le traduzioni, le rassegne cinematografiche, le opere che si ispirano alla produzione dell’autore o alla sua vita, i saggi in diverse lingue a lui dedicati, gli omaggi letterari recensiti nelle quattro bibliografie relative, in ordine geografico, Canada, Stati Uniti, Ispano-America e Brasile, testimoniano un interesse continuamente rinnovato da parte dell’intellighenzia d’oltreoceano per la figura e per l’opera dell’intellettuale di origine friulana, considerate in tutte le loro sfaccettature. Ad essi si aggiungono gli omaggi poetici di autori della diaspora italiana, i quali hanno contribuito ad allargare i confini del tema pubblicando in lingue disparate e in Paesi diversi. In un gioco di echi e di rinvii speculari via le Americhe, emergono i contorni di un pensiero e di una poetica pasoliniani che anticipano alcuni nodi centrali dell’attuale problematica postcoloniale, situandosi sullo sfondo di un’utopia transculturale più che mai attuale.