N. 3 (2009): Dialogare con la poesia: voci di donne dalle Americhe all'Australia
I diversi saggi qui raccolti e per lo più presentati in occasione dell’omonimo convegno internazionale tenutosi all’Università di Udine nei giorni 9-10 ottobre 2008, ruotano sulla propensione della donna verso la poesia che, inizialmente, insieme ai diari, presenta l’unica possibilità di dialogare con sé stessa e con il mondo. Da qui la necessità di creare il proprio luogo incantato, in cui leggende, elementi folclorici della terra natale, giochi infantili, racconti di fate, avvolti in atmosfere allucinate, permettono di superare inibizioni e autocensure – ancor più se la donna si trova in terra straniera –, di far affiorare emozioni celate nel subconscio e negli anfratti dell’irrazionalità. Poesia come stimolo e partecipazione emotiva, poesia come verità, poesia come espressione e dialogo universale sono costanti di gran parte delle creazioni femminili contemporanee e ancor più della poesia femminile dell’emigrazione i cui caratteri, data l’assiduità e l’omogeneità del tema trattato, assumono l’aspetto comune di genere. La necessità di comunicare il proprio sentire e di rendere universale il linguaggio scaturito dall’anima ha permesso di sperimentare forme estetiche diverse, espresse in versi colorati e sonori. Tutto ciò è visibile nella sezione intitolata “La voce dei poeti” dove è possibile cogliere anche le molteplici motivazioni che spingono a creare un’opera poetica, a trasformare in categorie estetiche drammatiche esperienze di vita – com’è appunto l’emigrazione –, a mutare la solitudine in conquista, condizione imprescindibile per la creatività e per l’individuazione di uno spazio interiore, dove immaginare, pensare e sentirsi vivi. Per rendere ancor più amplio il discorso, è stato riservato uno spazio ai poeti; ciò ha permesso di confrontare punti di vista difformi, in un dialogo costruttivo e di sicuro interesse in cui emergono nuclei tematici portanti di specifiche tradizioni locali e procedimenti di scrittura dove sensibilità poetica e linguaggio – friulano, italiano, francese, inglese e spagnolo – si integrano e si completano a vicenda, fornendo davvero una visione universale della poesia.