N. 23 (2025): Esili
La nozione di esilio è indissolubilmente legata all’idea di separazione e rottura: il numero si focalizza sulla rappresentazione dell’esilio inteso in senso lato, sia esilio fisico come displacement con la conseguente perdita di lingua e radici, che esilio simbolico legato ad un vuoto identitario da cui ha origine una ricerca esistenziale. Nei saggi sono state prese in considerazione opere di autori ed autrici migranti esaminati dal punto di vista letterario e culturale all’interno di tre spazi linguistici, l’anglofono, il francofono e l’ispanofono, soprattutto nel continente americano, da Stati Uniti a Canada all’America del Sud, ma con delle puntate nell’Africa subsahariana e in Europa, terra di accoglienza quest’ultima di molti intellettuali provenienti da diversi orizzonti geografici. Apre il numero un’intervista a Siegfried Gerhardt, esule dalla DDR.