Famn d’Ayiti. La chanson haïtienne au féminin en diaspora
DOI:
https://doi.org/10.53154/Oltreoceano62Parole chiave:
Musique haïtienne, Martha Jean-Claude, Toto Bissainthe, Mélissa Laveaux, Nathalie JoachimAbstract
La musique est depuis toujours l’un des plus prolifiques moyens de compréhension interculturelle. Dans le contexte diasporique, elle permet aussi la construction et le renforcement d’un espace social et identitaire où tout immigré peut aisément (re)trouver les liens avec son pays natal. Cet article observe le rôle de raccord de la musique haïtienne entre les Haïtiens du “dedans” (en Haïti) et “du dehors” (en diaspora), mais aussi entre la communauté diasporique et le pays d’accueil (la France, les États-Unis et le Canada), à travers l’étude des parcours artistiques de Martha Jean-Claude, Toto Bissainthe, Mélissa Laveaux et Nathalie Joachim. Pour ces chanteuses d’origine haïtienne, la musique s’avère être une ressource de militance, de résistance identitaire et collective contre la démonisation d’Haïti, mais aussi une forme de dialogue avec les autres cultures du continent américain. L’analyse des divers effets d’hybridation musicale apportés au répertoire traditionnel, qui leur ont permis de rejoindre un public international, démontre leur capacité d’adaptation aux différents contextes de diffusion, mais aussi d’établir des po(i)nts de convergence interculturels inédits.
Famn d’Ayiti. Haitian Women’s Music in Diaspora
Music has always been one of the most prolific means of intercultural understanding. In the diasporic context, it also allows for the construction and reinforcement of a social and identity space where any immigrant can easily (re)find the connections with his/her native country. This article observes the connecting role of Haitian music between Haitians “inside” (in Haiti) and “outside” (in the diaspora), but also between the diasporic community and the host country (France, the United States and Canada), through the study of the artistic paths of Martha Jean-Claude, Toto Bissainthe, Mélissa Laveaux and Nathalie Joachim. For these singers of Haitian origin, music proves to be a resource of militancy, of identity and collective resistance against the demonization of Haiti, but also a form of dialogue with other cultures of the American continent. The analysis of the various effects of musical hybridization brought to the traditional repertoire, which allowed them to reach an international audience, demonstrates their capacity to adapt to the different contexts of dissemination, but also to establish unprecedented cross-cultural points of convergence.
Famn d’Ayiti. La canzone haitiana al femminile in diaspora
La musica è sempre stata uno dei mezzi più prolifici di comprensione interculturale. Inoltre, nel contesto diasporico, essa permette di costruire e rafforzare uno spazio sociale e identitario in cui ogni immigrato può facilmente (ri)trovare i legami con il proprio paese d’origine. Il presente saggio esamina il ruolo della musica haitiana come ponte di collegamento tra gli haitiani “dentro” e “fuori” Haiti, ma anche tra la comunità diasporica e il Paese ospitante (Francia, Stati Uniti e Canada), attraverso le carriere artistiche di Martha Jean-Claude, Toto Bissainthe, Mélissa Laveaux e Nathalie Joachim. Per queste cantanti di origine haitiana, la musica diviene una risorsa di militanza e di resistenza collettiva e identitaria contro la demonizzazione di Haiti, ma anche una forma di dialogo con le altre culture del continente americano. L’analisi dei vari effetti di ibridazione musicale apportati ai repertori tradizionali, che hanno permesso loro di raggiungere un pubblico internazionale, dimostra la loro capacità di adattarsi ai diversi contesti di diffusione, ma anche di stabilire nuovi punti di convergenza interculturali.
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