Écrire à l'intérieur de la "frontière-monde"
DOI:
https://doi.org/10.53154/Oltreoceano46Parole chiave:
colonisation française, écriture feminine, francophonie, mer, frontière-mondeAbstract
Ce numéro spécial de la revue se focalise sur des productions artistiques féminines qui gardent des traces mnésiques de la colonisation française. Le regard s’élargit, donc, embrassant d’autres mers et d’autres continents, notamment l’Afrique et l’Asie. La mer, traversée jadis par les colonisateurs et les négriers et aujourd’hui sillonnée à rebours par les migrants, est l’espace que traverse une très dense “frontière-monde” qu’explorent, en utilisant le français comme langue de leur création, les écrivaines, artistes et intellectuelles aux origines multiples dont les œuvres sont analysées ici.
Writing Within The World-Border
This special issue of the journal focuses on women's artistic productions that retain traces of French colonization. The gaze is thus widened towards other seas and other continents, notably Africa and Asia. The sea, once crossed by colonizers and slave traders and today crisscrossed by migrants, is the space crossed by a very dense “world-border” that the female writers, artists, and intellectuals of multiple origins whose works are analyzed here explore, using French as the language of their creation.
Scrivere all’interno della frontiera-mondo
Questo numero speciale della rivista si concentra sulle produzioni artistiche femminili che conservano tracce di memoria della colonizzazione francese. Lo sguardo si allarga, dunque, abbracciando altri mari e altri continenti, soprattutto Africa e Asia. Il mare, un tempo attraversato da colonizzatori e da mercanti di schiavi ed ora ripercorso all'indietro dai migranti, è lo spazio che attraversa una densa "frontiera-mondo", esplorata usando il francese come lingua della creazione, da scrittori, artisti e intellettuali dalle molteplici origini, le cui opere vengono qui analizzate.
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Riferimenti bibliografici
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