De la tierra prometida a la patria dada: El cuerpo en que nací de Guadalupe Nettel
DOI:
https://doi.org/10.53154/Oltreoceano11Parole chiave:
literatura mexicana contemporánea, Guadalupe Nettel, migración, cuerpoAbstract
El presente estudio analiza los lenguajes mitológicos vinculados al viaje migratorio en El cuerpo en que nací (2011) de Guadalupe Nettel. Se pretende demostrar que la historia se construye sobre un triángulo migratorio en el que se narran un viaje de México a Francia
y otro a Estados Unidos. Además, hay una tercera línea en el dispositivo narrativo, es decir, el descubrimiento del cuerpo propio como verdadera patria de llegada que la protagonista aprende a habitar.
From the promised land to the given homeland: El cuerpo en que nací by Guadalupe Nettel
This study analyzes the mythological languages linked to the migratory journey in El cuerpo en que nací (2011) by Guadalupe Nettel. It is intended to demonstrate that the story is built on a migratory triangle which narrates two trips, one from Mexico to France and another to the United States. Moreover, there is a third line in the narrative device, that is, the discovery of the body itself as the true homeland that the protagonist learns to inhabit.
Dalla terra promessa alla patria data: El cuerpo en que nací di Guadalupe Nettel
Il presente studio analizza i linguaggi mitologici relazionati con il viaggio migratorio nel romanzo El cuerpo en que nací (2011) di Guadalupe Nettel, a partire dalla presenza riscontrata di un triangolo migratorio costituito dalla narrazione di un viaggio dal Messico alla Francia e di un altro anelato verso gli Stati Uniti. Inoltre, è individuabile una terza linea all’interno del dispositivo narrativo, ovvero la scoperta del corpo proprio come vera patria che la protagonista apprende ad abitare.
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