Dibujos in absentia: “Graffiti” de Julio Cortázar y “Furia” de Alexandre Aja
Parole chiave:
Graffiti, Julio Cortázar, Furia, Alexandre Aja, miradas, dibujoAbstract
El presente estudio considera el cuento “Graffiti” de Julio Cortázar, perteneciente al volumen Queremos tanto a Glenda (1980). Como es conocido, el texto fue escrito por el autor mientras residía en Francia y presenta como tema de fondo la denuncia contra el Proceso de Reorganización Nacional que en aquellos años agitaba la escena socio-política argentina. A partir del cuento cortazariano, el regista francés Alexandre Aja realizará la película “Furia” en 1999. El análisis que aquí se propone, por lo tanto, estará basada en la articulación de la comparación entre relato fílmico y texto literario, con la finalidad de explorar las elecciones que los dos lenguajes artísticos adoptan para describir una realidad despótica y distópica.
The Missing Drawing: “Graffiti” de Julio Cortazar y “Furia” de Alexandre Aja
This essay aims at offering an intersemiotic reading of the short story “Graffiti” by Julio Cortázar, included in the collection Queremos tanto a Glenda (1980), and the movie “Furia” (1999) adapted from the story by director Alexandre Aja. The analysis focuses on the fictional treatment of drawing in both works, highlighting that in Cortázar’s text the ‘missing’ drawing acquires a symbolical and semiotic value which is not present in Aja’s film.
Disegni in absentia: “Graffiti” de Julio Cortazar y “Furia” de Alexandre Aja
Il presente articolo intende offrire una lettura intersemiotica del racconto “Graffiti” di Julio Cortázar, appartenente al volume Queremos tanto a Glenda (1980), e del film “Furia” (1999) che il regista francese Alexandre Aja ha realizzato a partire dal racconto stesso. L’analisi intersemiotica che qui si propone si concentra sull’uso del disegno in entrambe le opere, per evidenziare come nel testo di Cortázar, il disegno in absentia acquisti un valore simbolico e semantico che nel film di Aja non raggiunge.
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Riferimenti bibliografici
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